Befana 2016: PANTHALASSA. Siamo Mare.

 

Aldo Sangalli

IL MESTOLO

Panthalassa, il grande oceano che circonda. Ma cosa c'entra con la Befana, con il Lambro? Domande lecite, certo, ma soprattutto che fanno pensare. Dopo un primo senso di lontananza ho cercato di scavarci e forse qualcosa ho trovato.
Il Lambro non è altro che acqua, acqua che corre, trasforma, che porta vita e morte. è acqua senza inizio, perché anche la sorgente non è che un'uscita da qualcos'altro, un riciclarsi della stessa materia nelle sue diverse forme. Tutte le acque di questa terra sono, in qualche modo, in contatto, si toccano. Mari, fiumi, laghi, ma anche le pozzanghere, sono uniti nelle più svariate modalità (sentitevi in colpa ogni volta che azionate lo sciacquone). Come per l'acqua, anche noi omuncoli siamo perennemente in relazione, coesistiamo, siamo in simbiosi con gli elementi e con gli altri componenti non solo della razza umana. Mi ricordo un poeta inglese che scrisse: "Nessun uomo è un'isola" (John Donne, fatemi fare il saputello) e l'isola sta nell'acqua, aggiungo. Non ci sono isole.
Quindi il Lambro c'entra e anche molto.
La Befana... qui la cosa si complica un pochino, ma neanche tanto. Provo a spiegarmi, anche se il ragionamento non è il mio forte. Il grande oceano che circondava l'unico continente diciamo... prima che nascessi io, ma anche Mason e tutti quelli che stanno leggendo, che abbiamo chiamato Pangea era, diciamo, come un grande pentolone dentro il quale cuocevano tutte le possibilità future dell'esistenza... le possibilità future. Ecco, mi sembra qui di poter trovare un senso al Panthalassa. Tenendo conto che la Befana è, soprattutto, un mito rivolto a tutti, ma con particolare delicatezza ai bambini, ho pensato che la loro mente è in qualche modo simile a quel grande mare dove ci sono e coesistono tutte le possibilità, tutte le vie percorribili. Queste piccole menti dovranno "cogliere" da dentro la loro strada e il mito è in grado di aiutarli offrendo loro una visione diversa dell'intorno. Panthalassa è la mente e la sua capacità di immaginazione, la sua futuribile esistenza e la Befana indica, col fuoco e l'acqua e gli animali e gli uomini, quel sentiero quasi sempre nascosto che sarà il filo conduttore nei tempi a venire. La Befana è un mestolo con il quale mescolare e raccogliere il buono.

il verde si fa desiderio nelle sponde
sfinisce
nell'acqua che gli autunni
fiumano con le foglie
- rossoegiallo -
con le mani si cerca
nei muschi
tra i legni
su una pelle
si disegna il contorno
di un impossibile
indefinito
come quelle nuvole
appena
forse
nemmeno
visibili
colorate d'azzurro
nell'azzurro

nei mari incerti
delle menti



Dall'87 l'arrivo della Befana sulle acque del fiume Lambro la vigilia dell'Epifania
è diventata una teatralizzazione che si svolge nei pressi del ponte di Agliate (Mi)

Promosso da Associazione Commissione Cultura Alternativa (CCA) di Carate Brianza, dal Comitato per il diritto al Mito-Festa dei bambini e dalla gente della valle del Lambro.
Con il patrocinio e il contributo di:
Provincia di Monza e Brianza - Parco Valle del Lambro
Comuni di Carate, Albiate, Briosco, Giussano, Macherio, Sovico, Verano


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